Trattative sindacali: le novità
Giovani medici di famiglia e ruolo unico: le nubi finalmente si diradano

Prende forma in Veneto il ruolo unico di assistenza primaria: le nuvole che avvolgevano la nuova condizione cominciano finalmente a diradarsi, grazie alle intense e, almeno fino a qui, proficue trattative che la FIMMG e gli altri sindacati di categoria stanno conducendo con la Regione. Passi avanti concreti che vanno soprattutto nella direzione dei giovani medici appena usciti o in procinto di uscire dalla Scuola di Formazione specifica: un pacchetto di misure, per ora, per dare sicurezza ai colleghi neoassunti e neodiplomati, a cui ne seguiranno a breve altre per i medici di famiglia che, invece, sono già in attività da tempo.
«Spero già la prossima settimana – spiega il segretario di FIMMG Veneto Giuseppe Palmisano, che ha partecipato agli incontri in Regione – Azienda Zero invierà alle aziende sanitarie il primo documento, condiviso con noi, con 5 articoli: i provvedimenti definiscono il ruolo unico, ma sono mirati soprattutto alla tutela dei giovani colleghi, che in queste settimane ci hanno segnalato grandi preoccupazioni per il loro futuro lavorativo. Ora finalmente si comincia a fare chiarezza. Siamo consapevoli della drammaticità del momento, dell’alto tasso di abbandono sia della Scuola di Formazione sia dell’attività di medico di famiglia, ma al tavolo trattante regionale c’è un buon clima: tutti i ragionamenti mirano alle nuove leve e a come incentivarle».
Le prime direttive sul ruolo unico riguarderanno:
- l’assegnazione delle quote orarie che il medico neodiplomato di assistenza primaria deve garantire all’azienda sanitaria in rapporto al numero di assistiti;
- la definizione dei tempi tra la fine della Scuola di Formazione e l’inizio di questa attività oraria per chi si è diplomato a giugno e per chi lo farà a settembre 2025;
- i meccanismi che, tenendo conto della realtà quotidiana del professionista, possono portare a variare in tempi rapidi la quota oraria in caso di aumenti significativi e considerevoli del numero di assistiti;
- i controlli periodici per adeguare l’attività oraria del professionista;
- le regole, da definire nel dettaglio anche con il supporto della Scuola di Formazione Specifica, che varranno per gli studenti ancora in formazione.
«I giovani MMG – prosegue il dottor Palmisano – non saranno subito obbligati ad entrare nelle Case della Comunità o a lavorare nei distretti. E questo è un ottimo risultato, un bel segnale che è arrivato dalla Regione… Lì dove, però, c’è una struttura ben attrezzata, ben gestita, lavorarci per i colleghi neoassunti può essere anche un’ottima opportunità, perché non si ritrovano da soli, hanno un sostegno. Non sono buttati lì a fare non si sa bene cosa: iniziano a fare ore in un ambiente protetto, con regole condivise con noi».
Novità che sono state tutte illustrate nel dettaglio ieri sera, mercoledì 2 luglio 2025, nella nuova tappa di FIMMG_Incontra i colleghi medici di famiglia, la costola del progetto itinerante di FIMMG Veneto, divenuto una sorta di tavolo permanente che FIMMG Venezia organizza per aggiornare i suoi iscritti sulle trattative in corso e dedicato ieri nello specifico proprio ai giovani medici di famiglia. «Questi appuntamenti – sottolinea il segretario Palmisano – sono una bellissima esperienza, sono molto positivi: sono davvero un “incontro” con la base, soprattutto con i nuovi MMG da cui arrivano spunti e riflessioni importanti. C’è un grande spirito di collaborazione e un confronto transgenerazionale. A chi non partecipa vorrei proprio dire di venire a queste serate perché stiamo costruendo il futuro delle cure territoriali, il medico di famiglia di domani».
Procederanno serrati praticamente per tutta l’estate – uno in arrivo già la prossima settimana – gli incontri con la Regione per definire il ruolo unico anche per i medici di Medicina Generale già in attività da tempo – per cui si profila una libera scelta su come impiegarsi a favore delle aziende sanitarie – i dettagli dell’Accordo Integrativo (AIR), l’organizzazione delle AFT, che scatteranno con l’anno nuovo, le deroghe per gravidanza, genitorialità e colleghi con riconosciuta invalidità civile.
In parallelo, però, si avvierà anche un nuovo tavolo con l’Ulss 3 Serenissima per valutare la ripresa della sperimentazione AFT – Case della Comunità per le nuove strutture di Lido, Noale e Favaro.
«Stiamo lavorando – conclude il segretario Palmisano – per rendere attrattiva, appetibile e gratificante l’adesione al ruolo unico anche per i colleghi più esperti che devono essere liberi di scegliere. Ma, non mi stancherò mai di ripeterlo, noi medici di famiglia dobbiamo essere protagonisti di ciò che succederà nelle Case della Comunità, di questa rivoluzione organizzativa tanto attesa. Abbiamo un’occasione unica e non possiamo perderla!».
Chiara Semenzato, ufficio stampa FIMMG Venezia e FIMMG Veneto